I problemi intestinali dopo le vacanze sono spesso una costante per molti di noi. Facciamo tutti un po’ di fatica al rientro, riadattarsi ai ritmi della vita normale e del lavoro non è facile.
Per alcuni di noi, l’intestino sembra “sotto attacco”, come se tutto lo stress che subiamo o la sensazione di fatica si accanisse proprio su questa parte del nostro corpo!
Siamo proprio sicuri che quel mal di pancia continuo o quell’irregolarità intestinale, siano solo dei fisiologici riadattamenti del nostro intestino, alla normalità, dopo le grandi abbuffate delle vacanze?
Chiediamolo al nostro medico, non sottovalutiamo i problemi intestinali dopo le vacanze!
Spesso sono sintomi che non vanno trascurati, segnali d’allarme per attirare la nostra attenzione, ma che frequentemente si finisce per sottovalutare non consultando il medico, e arrangiandosi da soli .
Potrebbe invece trattarsi di “disturbi sentinella” che celano o precedono patologie più importanti a volte anche croniche, come le IBD (Inflammatory Bowel Disease) in Italiano MICI (malattie infiammatorie croniche intestinali), ossia malattie che colpiscono il nostro intestino come la Colite Ulcerosa e il Morbo di Crohn.
Problemi intestinali dopo le vacanze, modificazioni della dieta nei pazienti con MICI
Quando andiamo in vacanza, tendiamo a stravolgere le consuete abitudini alimentari e lo stile vita che seguiamo durante tutto il resto dell’anno e che spesso abbiamo costruito ad hoc per la nostra salute.
Le vacanze invitano a trasgredire le abitudini alimentari e lo stile di vita, spesso questo ha un peso sulla salute.
Almeno in vacanza, che vuoi che sia?
Non sarà mica qualche strappo alla regola a farmi male!
E così, la tavola deliziosamente imbandita di cibi grassi, proibiti tutto l’anno, diventa una calamita cui non possiamo resistere.
Ci concediamo un aperitivo in più, per vivere un piacevole momento di condivisione sociale.
E la sera fuori con gli amici per una ricca cena.
E a tarda ora, prima di congedarsi e rientrare per la notte, un piacevole spuntino.
Questo potrebbe essere parte di un tipico quadro di sregolatezza vacanziera!
Ma, a creare stress all’intestino, basta anche solo in cambio dietetico, senza nessun abuso, “come quando ci rechiamo all’estero e siamo costretti a un cambio alimentare forzato”.
Alla fine della vacanza, si po’ accumulare molto stress intestinale !
Dobbiamo considerare anche che l’intestino è molto sensibile ai cambiamenti, è ogni cambio di stile di vita e alimentare, si ripercuote l’intestino.
Purtroppo, l’intestino non va in vacanza e appesantito dal lavoro extra che gli abbiamo procurato, ci manifesterà il suo dissenso, facendoci pagare il prezzo delle trasgressioni alimentari.
Tutto ciò vale in generale sia per le persone “sane”, sia per le persone già colpite da patologie intestinali.
Questi periodi di cambi alimentari e/o eccessi, possono portare alla luce dei problemi intestinali o riaccendere la patologia di chi ne è già affetto.
I problemi intestinali che si manifestano o acutizzano dopo questi periodi di stress intestinale, come quello delle le vacanze, sono spesso spie da non sottovalutare perché possono nascondere anche patologie croniche come le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali MICI o l’Intestino Irritabile IBS.
Quando i problemi intestinali dopo le vacanze rivelano sintomi di MICI
I problemi intestinali dopo le vacanze possono quindi anticipare e nascondere i sintomi di una patologia intestinale come le MICI/IBD.
Proviamo a capire le manifestazioni di queste malattie infiammatorie croniche intestinali per cercare di non trascurare i sintomi e consultare quanto prima il medico.
Superare il fai date e rivolgersi al medico è fondamentale per eliminare qualsiasi dubbio sulla causa dei disturbi, assicurandoci una diagnosi o una terapia più efficace.
Si tratta, infatti, di sintomi che spesso possono portare a problemi ricorrenti, limitando la nostra libertà quotidiana.
I disturbi sentinelle che dovrebbero allarmarci, possono essere:
- Dolori addominali
- Diarrea frequente con evacuazioni liquide o granulose
- Dimagrimento
- Muco nelle feci
- Aumentata frequenza cardiaca (tachicardia)
- La presenza di masse dolenti e non dolenti
- Febbre e malessere generale
- Stanchezza continua
- Sangue nelle feci
Si tratta di sintomi da non sottovalutare, alcuni comuni a disturbi transitori cui si è abituati a pensare con superficialità, a problematiche minori e trascurabili, ma è solo il medico che può valutare il vostro stato di salute.
Una consultazione medica può salvarci da complicazioni importanti, portandoci magari a una diagnosi precoce di IBD, che significa partire con il piede giusto, facendo mantenere una buona qualità di vita.
Gli studi sulle malattie gastrointestinali e in particolare sulle MICI, evidenziano che l’individuazione della malattia ai primi disturbi, con l’accesso precoce alle cure, migliora sensibilmente la sua gestione e lo stile di vita.
Aspettare che i sintomi peggiorino, con la diarrea che ci costringe a casa, con l’arrivo anche della febbre, del sanguinamento, della tachicardia, del malessere con dimagrimento, non vi aiuta, né vi fa vincere riconoscimenti per la resistenza, anzi limiterà pesantemente la qualità della vita, aumentando le complicazioni della malattia, rendendole irreversibili.
Le IBD inoltre stanno interessando sempre di più i bambini, negli ultimi decenni si è notato un sostanziale aumento di queste patologie in età pediatrica, quindi il ruolo dei genitori nel non sottovalutare i sintomi è essenziale per giungere a una diagnosi prima possibile, la chiave per migliorare la qualità di vita e lo stato di salute anche dei più piccoli.
Consapevoli e inconsapevoli in vacanza, la psicologia di chi soffre di IBD
Le IBD sono caratterizzate da sintomi molto delicati e che possono arrivare a limitare la vita personale, sociale e professionale di chi ne soffre.
Prima della diagnosi possono passare fino a 5 anni e, dopo, periodi di remissione possono alternarsi alle recidive.
Chiarito questo, possiamo affermare che le persone che soffrono di IBD quando vanno in vacanza possono essere divise in due gruppi: i consapevoli e gli inconsapevoli.
-
I Consapevoli fanno testamento ai primi problemi intestinali!
Sono i vacanzieri con una diagnosi di IBD.
Di solito sono molto attenti a seguire le terapie e i consigli alimentari del medico.
In vacanza però spesso è difficile prendersi cura del proprio intestino, soprattutto a tavola, dove le conseguenze di un cambio del regime alimentare e dello stile di vita, possono portare a vere e proprie problematiche intestinali o aggravamenti.
Essere attenti purtroppo non salva!
In altri casi invece, alcuni malati prendono alla leggera la loro condizione oppure si sentono guariti perché vivono da qualche tempo una fase di remissione. In vacanza si concedono finalmente stili goderecci, ma poi, al primo sintomo, capiscono subito di essersi fregati da soli!
In ogni caso, i consapevoli capiscono subito che i primi problemi intestinali dopo le vacanze richiedono i dovuti accertamenti medici.
-
Inconsapevoli: ignorano o sospettano una diagnosi di IBD!
L’inconsapevole è il malato che non pensa di esserlo, chi sottovaluta da sempre i suoi problemi intestinali ricorrenti e che con qualche accorgimento o rimedio “fai da te” convive con un problema più serio di quello che pensa, le MICI.
Per loro i problemi intestinali, il dopo vacanze, rappresenta un’opportunità da cogliere; è il momento di andare dal medico e di capire cosa si nasconde dietro i sintomi sospetti che invadono la loro vita personale, sociale e lavorativa.
Quando le IBD colpiscono i bambini, sono i genitori a essere consapevoli o inconsapevoli. In entrambi i casi, è essenziale riconoscere che troppe concessioni, e vizzi (bevande gassate, patatine e gelati) hanno attivato dei sintomi da non sottovalutare, che solo il medico può interpretare.
La diagnosi per le IBD è la chiave per l’accesso alle cure, con farmaci, dieta e accorgimenti nello stile di vita, che possono aiutare i più giovani a vivere il più possibile un’infanzia serena, in convivenza con queste patologie croniche.
Dalla diagnosi alla terapia di IBD per adulti e bambini
Dopo il rientro dalle vacanze, il medico valuterà oggettivamente i problemi intestinali manifesti; con l’ausilio di analisi di laboratorio e strumentali, renderà il potenziale sospetto, una diagnosi di Malattia Infiammatoria Cronica Intestinale MICI / IBD, IBS “intestino irritabile” o altra patologia intestinale.
Per chi soffre di IBD, l’esame obiettivo e i test di laboratorio possono essere sufficienti per confermare una ricaduta.
In base alla gravità dei sintomi, si valuterà se è necessario indagare più a fondo con esami strumentali.
Chi a causa dei propri problemi intestinali, si reca dal medico per la prima volta, sarà sottoposto a un percorso di diagnosi approfondito, dalla visita alle indagini strumentali e di laboratorio, per arrivare in fine alla diagnosi di MICI / IBD, in accertamento di Morbo di Crohn o Colite Ulcerosa.
La terapia per le MICI prevede per entrambe le patologie, l’utilizzo di vari tipi di farmaci, come steroidi, immunosoppressori e salicilati, che possono trattare la sintomatologia, ma non sono in grado di modificare la storia naturale della stessa.
In esempio i farmaci Steroidei (Cortisonici), i farmaci Salicilati (Mesalazina, Salazopirina, Mesalazina MMX, Fans) e i farmaci Immunosoppressori (Azatioprina, 6-mercaptopurina, Methotrexate).
L’arrivo dei farmaci biologici, gli anti-TNF, come (infliximab, adalimumab, golimumab, biosimilari, vedolizumab) una volta, somministrati solo dopo che le terapie steroidi e d’immunosoppressione, non funzionavano, sta rivoluzionando la terapia di cura delle MICI.
Questi farmaci, ora usati frequentemente come farmaci di prima scelta, da soli o in associazione con i più “classici”, sembrano offrire risultati importanti per efficacia e mancanza di effetti collaterali significativi, favorendo così la miglior compliance del paziente e la miglior gestione della malattia.
Alcuni accorgimenti nella dieta assieme a uno stile di vita sano, rappresentano infine utili supporti per aiutare chi soffre di I MICI / IBD a controllare i sintomi della patologia e a vivere serenamente questa convivenza.
Abbiamo visto come i problemi intestinali dopo le vacanze possono essere il pesante prezzo da pagare per qualche stravaganza, consapevole o meno.
Le IBD in ferie non ci vanno! Anzi per loro la vacanza può diventare tanto lavoro e qualche straordinario in più ci si allontana da abitudini alimentari e di stile di vita che sono considerate protettive.
Con le MICI è meglio non abbassare mai la guardia ne concedersi stravaganze, in caso, è sempre utile un Check Up medico!