Esami ed analisi di utilità nei problemi delle IBD

Ci sono alcuni sintomi che possono essere considerati sintomi sentinella d’allarme per sospettare una IBD (l’acronimo inglese per Inflammatory Bowel Disease), ossia quel gruppo di Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali MICI che comprendono la Colite Ulcerosa (CU) e la Malattia di Crohn (CD).

In particolare se soffri di:

hai dolori addominali o mal di pancia recidivanti ?

hai notato di aver perso peso e di essere sempre stanco e debole?

negli ultimi tempi hai spesso episodi di diarrea ?

hai spesso stati di febbre e malessere generale?

hai la presenza muco nelle feci ?

Se rispondi positivamente anche sola a una di queste domande, il dubbio che potresti soffrire di queste patologie, potrebbe essere reale.

Per risolvere qualsiasi sospetto, il nostro consiglio è quello di rivolgerti al tuo medico che dopo una prima visita, ti indicherà se iniziare il percorso diagnostico per le IBD.

Il percorse diagnostico, prevede la visita da uno specialista ed eventuali esami e analisi di utilità.

Anche le persone che soffrono già MICI, ma hanno una fase di remissione sono consapevoli e attenti ai sintomi indicati, poiché spesso possono essere segnali d’allarme di potenziali ri-acutizzazioni della malattia; di fronte a un concreto sospetto, iniziano velocemente iter medico di supporto per visite, esami e analisi necessarie.

Detto tutto ciò, ora vediamo insieme quali sono gli esami e le analisi di utilità per diagnosticare le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, anche in fase ri-acutizzazione e per individuare le terapie adatte al singolo paziente.

 

Gli esami per la diagnosi delle MICI sono la soluzione al sospetto

Se hai il sospetto di soffrire di una patologia, puoi risolverlo solo attraverso un Iter diagnostico, coordinato dal tuo medico o specialista.

Quando si tratta di IBD, la diagnosi precoce è essenziale per la prognosi.

Nonostante si tratti di malattie croniche per cui non una cura finale e risolutiva, la loro evidenza diagnostica, il più possibile precoce, è essenziale per l’accesso rapido alle terapie adatte e permettere minori tempi di sofferenza del paziente con una buona gestione della salute e della qualità di vita del paziente.

Quindi, bisogna subito rivolgersi al proprio medico quando si soffre di uno o più, di questi sintomi:

  • Dolori addominali frequenti o mal di pancia cronici.
  • Diarrea frequente, o periodi di diarrea alternati a stitichezza.
  • Perdita di peso eccessiva
  • Stato di spossatezza/debolezza generale associata a febbri recidivanti.
  • Presenza muco nelle feci,
  • Perdite di sangue vivo dal retto più o meno abbondanti.

Il medico di famiglia vi prescriverà la visita da un Gastroenterologo, che è lo specialista di riferimento in caso di sospetto di IBD, per iniziare l’iter diagnostico.

La diagnosi per queste patologie, necessità, infatti, di accurate indagini, dove i sintomi sono associati all’anamnesi e alla storia familiare del paziente, con il supporto delle analisi del sangue e degli esami strumentali più approfonditi necessari per la verifica dello stato di salute del paziente.

 

Anamnesi visite Specialistiche ed esami sono essenziali per la diagnosi

La diagnosi per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali prevede una serie di procedure che permettono di escludere le altre possibili cause dei sintomi e segni che il paziente lamenta e, allo stesso tempo, in caso di conferma diagnostica, l’attribuzione alla specifica patologia tra Colite Ulcerosa o Morbo di Crohn.

Il percorso diagnostico inizia sempre con un’anamnesi accurata della storia del paziente e dei familiari che comprende anche lo stile di vita e le abitudini alimentari.

Nonostante la familiarità non sia un indice di certa positività alle patologie, molti pazienti con IBD hanno un familiare che soffre delle stesse patologie.

L’accurata visita del paziente prevede la ricerca dei segni patologici, anche con la palpazione dell’addome per verificare la presenza di gonfiore e/o dolore e la loro localizzazione, indice di potenziali segni d’infiammazioni intestinali.

Naturalmente, per quanto possa essere accurata, la sola visita medica non basta alla diagnosi.

Infatti, sono necessarie analisi del sangue e delle feci che sono, esami strumentali e d’imaging, ecc. utili per capire se il paziente soffre di MICI ed escludere altre problematiche intestinali.

Inoltre alcuni test sono essenziali anche per la diagnosi differenziale tra Colite Ulcerosa e Morbo di Crohn.

 

Test ematici utili da fare

La diagnosi di IBD prevede un esame completo del sangue con emocromo e indici di funzionalità d’organo attraverso cui si focalizzano alcuni indicatori o test essenziali.

  • Test per Indici Infiammatori e Infettivi

VES (velocità di eritrosedimentazione), PCR (proteina C reattiva), valore dei globuli bianchi, Procalcitonina.

Sono considerati degli indicatori “sentinella” per infiammazioni o eventuali infezioni in atto.

  • Test per anemia

Emocromo completo, ferro e ferritina, transferrina, fibrinogeno, vitamine del gruppo B e tutta una serie di valori per identificare la causa di un’eventuale anemia, come nel caso di un malassorbimento.

  • Test nutrizionali e d’organo

La verifica dei valori nutrizionali, ovvero le concentrazioni di vitamine D, B6, B12 e i folati, in particolare nei bambini, elettroliti e AST, ALT, gamma-GT, lipasi pancreatica, come indici di funzionalità d’organo sono importanti per la diagnosi.

  • Esame del sangue occulto nelle feci

Il test per la verifica del sangue nascosto nelle feci è importante in associazione anche all’individuazione marker fecali d’infiammazione in atto e/o l’esame colturale e parassitologico per escludere patologie infettive.

Tra tutti i test richiesti, la calprotectina fecale è un indicatore per la diagnosi differenziale della Malattia di Crohn e quindi l’esclusione di Colite Ulcerosa o altre patologie.

Nelle persone con diagnosi di MICI, queste analisi sono utili per verificare un’eventuale ri-acutizzazione della malattia e generalmente, rientrano nei controlli periodici in fase di reminiscenza, anche per favorire la miglior gestione della terapia.

Se queste analisi e i vari test non sono sufficienti ad avere un quadro completo del paziente, il medico può prescrivere esami strumentali per arrivare a un quadro più chiaro perla diagnosi.

 

Principali esami strumentali per la diagnosi di IBD

Se le analisi del sangue e la visita non sono sufficienti a una diagnosi certa, lo specialista può prescrivere degli esami strumentali specifici in base allo stato del paziente.

  • Ecografia

L’ecografia delle anse intestinali è l’esame strumentale non invasivo, di prima scelta, soprattutto nei bambini, perché non invasivo, sicuro e poco costoso, questo spesso è usato come esame principale per la diagnostica.

  • Esame endoscopico, colonscopia con biopsia ed esame istologico

Questo è un esame invasivo ma importante per la diagnosi di MICI perché consente al medico di visualizzare l'intero colon usando un tubo sottile, flessibile e illuminato con una fotocamera collegata. 

Durante la procedura d’ispezione, il medico può anche prelevare piccoli campioni di tessuto (biopsia) per analisi di laboratorio, utili per escludere altre patologie come ad esempio infezioni o tumori. 

Permette quindi di verificare la presenza di flogosi intestinale, ma non solo. Con la colonscopia si può individuare la presenza di ascessi intestinali e/o di ulcere e la loro localizzazione per accertare se si tratta di Colite Ulcerosa o Retto Colite (spesso interessa solo il tratto terminale del colon e il retto) o Malattia di Crohn.

  • Esame radiologico con contrasto, Clisma opaco, TAC e Risonanza Magnetica

Tra tutti gli esami strumentali, questi permettono un buon supporto diagnostico e differenziale. Tra tutte, la Risonanza Magnetica si distingue per non utilizzare raggi X.

 

Alcuni consigli prima degli esami

Per prepararsi ad alcuni esami diagnostici potrebbe essere utile seguire alcuni consigli su cosa fare prima delle analisi per ottimizzare i risultati.

Chiedere se ci sono preparazioni da seguire. 

Normalmente vengono date delle indicazioni precise per prepararsi all’appuntamento. In particolare alcuni esami strumentali prevedono proprio una preparazione focalizzata sull’igiene intestinale e la dieta, essenziale per ottimizzare i risultati.

In ogni caso, anche se si devono fare dei semplici esami del sangue, al momento dell'appuntamento, assicurarsi sempre di chiedere se c'è qualcosa da fare in anticipo.

Prima di una visita specialistica

  • Annotare tutti i sintomi che si stanno riscontrando,compresi quelli che potrebbero non essere correlati al motivo principale.
  • Annotare le informazioni personali,inclusi eventuali stati ansiosi o nervosi o recenti cambiamenti di vita.
  • Fare un elenco di tutti gli eventuali farmaci che si stanno assumendo,compresi i farmaci da banco e tutte le vitamine o integratori.
  • Se necessario farsi accompagnare da un familiare o un amico. A volte può essere difficile ricordare tutto durante un appuntamento e l’accompagnatore di fiducia può fare la differenza.
  • Annotare le domande da porre al medico

La visita, l’analisi e gli esami dovrebbero essere prenotati in ospedale o in centri specializzati per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali.

Il medico di famiglia potrà indicare se ci sono centri specializzati in IBD nella propria zona o specialisti di riferimento.

Per quanto riguarda le tempistiche delle analisi, il medico di famiglia e gli specialisti sono spesso in collegamento e quindi generalmente si entra fin da subito in un percorso di diagnosi coordinato al fine di ottimizzare le varie procedure e i tempi.

Le analisi e alcuni degli esami trattati in quest’articolo possono inoltre rientrare nelle procedure per la gestione del trattamento farmaceutico e per il controllo di routine.

Abbiamo quindi visto che in presenza di sintomi sospetti è fondamentali rivolgersi al proprio medico di famiglia per favorire l’inserimento in un percorso di diagnosi e trattamento il più possibile precoce.

 

Bibliografia

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