Quando si parla di mal di pancia frequenti, associati a disturbi nelle evacuazioni come stipsi o diarrea, magari scatenati da un periodo di stress o d’irrequietezza, spesso è chiamata in causa la Colite Spastica o Colite Spastica Nervosa.
Questa definizione, pur essendo molto popolare, è tuttavia un termine impreciso e potenzialmente fuorviante dal punto di vista medico, che può creare confusione e incertezza in chi ne soffre, infatti, va precisato che, la Colite Spastica non ha nulla a che vedere con la Colite Ulcerosa, patologia ben più grave.
Nella terminologia medica, la definizione più corretta della Colite Spastica Nervosa è la Sindrome dell’Intestino Irritabile o IBS (dall’acronimo inglese Irritable Bowel Syndrome).
Colite Spastica Nervosa, che cos’è e come riconoscerla
L’IBS è un disturbo intestinale di natura cosiddetta “funzionale”, alla base dei sintomi infatti, non vi sono delle alterazioni o delle lesioni anatomiche come ci possono essere in altre patologie che colpiscono l’intestino, al modo delle patologie Infiammatorie come le ulcere della Colite Ulcerosa o nel Morbo di Crohn; piuttosto ci sono delle alterazioni nella motilità, in altre parole il modo in cui l’intestino si muove.
La colite spastica o IBS, è una patologia molto frequente, e nonostante possa essere causa di disturbi importanti e fastidiosi, non è una condizione grave o pericolosa, e non è associata a nessuna potenziale evoluzione maligna.
Ma quanto dura la questa patologia?
Nel caso dell’IBS, si tratta di disturbi che durano potenzialmente tutta la vita.
Attenzione, ciò non significa che chi inizia a presentare i sintomi della Colite Spastica Nervosa è condannato a soffrirne costantemente.
Spesso basta mettere in atto alcune misure come la dieta e lo stile di vita per ottenere un miglioramento, infatti, in alcuni casi, sono sufficienti a evitare che i sintomi si presentino; esistono inoltre diversi rimedi per trattare efficacemente i sintomi, che andranno utilizzati in base ai sintomi, dagli integratori fino a farmaci veri e propri.
In caso di comparsa di sintomi come dolori addominali associati alla stipsi o alla diarrea, è importante inquadrare correttamente il problema rivolgendosi a un professionista, l’autodiagnosi e la disponibilità di notizie non sempre precise su siti internet, blog e forum su argomenti come la colite spastica può portare a inutili allarmismi e alimentare una confusione notevolmente deleteria.
Come si fa diagnosi di Colite Spastica Nervosa?
La diagnosi di Colite Spastica Nervosa meglio conosciuta come Sindrome dell’Intestino Irritabile, è posta sulla base della presenza dei sintomi tipici e sull’esclusione di altri disturbi, potenzialmente cause della stessa sintomatologia (diagnosi differenziale).
Naturalmente esistono dei criteri che permettono a priori, di indirizzare la diagnosi verso un problema funzionale come per questa patologia, oppure organico, in particolare il calo di peso inspiegabile, la diarrea notturna e la presenza di sangue nelle feci sono più frequenti nei disturbi organici, è necessitano quindi di un pronto inquadramento per escludere patologie potenzialmente più gravi.
I sintomi classici, sono il dolore addominale, tipicamente localizzato ai quadranti inferiori, che si associa con un cambiamento nella frequenza delle evacuazioni con condizioni di possibili stati diarroici o di stitichezza, anche presenti insieme a periodi alternati, e che di solito si risolve con l’evacuazione.
Per poter parlare di Sindrome dell’Intestino Irritabile, questi sintomi devono durare da almeno sei mesi, e devono essere presenti almeno una volta a settimana, come sancito dai Criteri di Roma, concordati da un pool di esperti internazionali.
A partire da questi sintomi, sarà il medico quindi a stabilire l’iter diagnostico, ricorrendo agli esami più invasivi e complessi solo in caso dei sintomi di allarme, sospetti per un problema organico.
Quali sono le analisi e gli esami utili nella Colite Spastica Nervosa?
Questa è una patologia assolutamente benigna, ma può presentare alcuni sintomi in comune con altre patologie ben più serie.
Al fine di escluderle, lo specialista potrà richiede diversi accertamenti:
- Analisi di laboratorio sulle feci, come la calprotectina fecale, le coprocolture e l’esame parassitologico,
- Esami di laboratorio volti ad appurare la presenza di un’infiammazione in corso, o di disturbi ormonali,
- Ecografia addome e delle anse intestinali
- Radiografia dell’addome in bianco
- Tac o risonanza magnetica addominale (in casi rari)
- Gastroscopia
- Colonscopia
Nella Colite Spastica tutti questi accertamenti risultano negativi.
Il ruolo della dieta nella Colite Spastica Nervosa
Anche l’alimentazione riveste un ruolo importante, pur non essendo la vera causa scatenante di questa patologia, è infatti noto come vi siano numerosi cibi in grado di esacerbarne i sintomi.
Ma cosa è possibile mangiare o non mangiare se si è affetti da Colite Spastica?
Sicuramente vanno evitati gli alimenti noti per la loro importante fermentazione intestinali, come:
- i legumi,
- le cipolle,
- le fibre insolubili,
- il cavolo,
- la verza.
Andrebbero banditi anche gli alimenti e sostanze notoriamente irritanti per l’apparato gastrointestinale, come:
- l’alcol,
- il caffè,
- il peperoncino,
- il pepe,
- le spezie in generale,
Questi sarebbero i cibi possibilmente da evitare per i pazienti, ma è importante ricordare come in questi casi sia fondamentale la figura di uno specialista in dietologia o nutrizione.
Una delle diete consigliate nella Colite Spastica è quella “Low-FODMAP”, ovvero una dieta povera di zuccheri altamente fermentabili e scarsamente assorbibili, in questo caso la lista di cibi da eliminare è molto ampia, e comprende:
- cereali contenenti il glutine come fumento,
- orzo e segale,
- frutta come mele, pere, albicocche, cocomero, uva e fichi,
- tutti i legumi e diversi tipi di vegetali, come i carciofi, il cavolfiore, cipolle, funghi e aglio.
Questa dieta, pur essendosi dimostrata efficace in molti studi nella Sindrome dell’Intestino Irritabileindrome dell’Intestino Irritabile, risulta molto difficile da seguire a causa delle numerose restrizioni alimentari, che rischiano addirittura di portare a carenze nutrizionali importanti.
Per tale ragione, tale dieta non dovrebbe mai essere intrapresa autonomamente, ma sempre sotto la supervisione di uno specialista.
Quali terapie e rimedi sono efficaci nella Colite spastica Nervosa?
La Colite Spastica Nervosa o IBS, è una condizione che si potrebbe definire un po' impropriamente cronica; più precisamente, è una predisposizione, data da molti fattori genetici, ambientali, psicologici … a presentare ciclicamente dei disturbi a livello intestinale, esacerbati da fattori emotivi o dietetici.
L’approccio terapeutico deve quindi intervenire sui fattori che possono favorire l’insorgenza degli attacchi, e aiutare a risolvere il problema “quando acuto” nella maniera più efficace possibile.
Come consiglio generale, è fondamentale ritrovare una regolarità intestinale.
In che modo?
Un adeguato apporto di fibre alimentari, o tramite integratori, accompagnato da abbondante idratazione può essere decisivo, così come una regolare attività fisica che esercita un ruolo positivo anche sullo stress.
Approcci terapeutici psicologici in appoggio, possono essere utili ad affrontare eventuali problematiche psicologiche sottostanti e a trovare i giusti meccanismi per affrontare i possibili motivi di stress.
I farmaci utili nella Colite Spastica Nervosa
Spesso le misure dietetiche e gli interventi comportamentali non bastano, soprattutto nei momenti di crisi acuta; per fortuna esistono numerosi farmaci in grado di agire efficacemente sui sintomi.
I farmaci naturalmente dipendono dai disturbi, i prevalenti sono:
- farmaci anti-diarroici in caso di evacuazioni frequenti,
- lassativi osmotici o di altra natura in caso di stipsi,
- farmaci serotoninergici, antidepressivi e antispastici di varia natura per la componente dolorosa.
Sarà il medico, dopo una visita e un’attenta valutazione caso per caso, a indicare la soluzione più corretta.
La Colite Spastica in gravidanza e nell’infanzia
È noto come la Colite Spastica è più frequente nelle donne rispetto agli uomini.
In gravidanza, inoltre, anche donne già precedentemente sane, possono sviluppare dei disturbi intestinali compatibili con questa patologia, con buona probabilità questo è dovuto alle variazioni ormonali e anatomiche che si vengono a creare durane la gestazione, alternanza tra stipsi e diarrea, crampi addominali e gonfiore.
Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, dopo il parto questi sintomi regrediscono.
Numerosi studi hanno invece dimostrato come i figli di soggetti con IBS siano più predisposti a presentare sintomi addominali già dall’infanzia; anche nei bambini come negli adulti, vale il principio che gli accertamenti diagnostici diventeranno tanto più necessari e urgenti quando i sintomi di allarme si presentano, in particolare nel caso di un mancato sviluppo psico-fisico in rapporto alla media per l’età.
La Colite Spastica Nervosa e l’impatto sulla vita sociale
Come tutte le patologie che colpiscono il tratto gastro enterico, anche la Colite Spastica Nervosa può essere spesso motivo d’imbarazzo.
Sintomi come la diarrea e i crampi addominali ricorrenti possono causare uno stato di perenne insicurezza e frustrazione soprattutto nei più giovani, che possono peggiorare in virtù dell’allarmismo che ne può derivare, alimentato da congetture errate spesso prive di fondamento.
Un corretto inquadramento da parte di uno specialista è indispensabile per imparare a gestire in maniera serena ed efficace sia i sintomi stessi che le ansie che ne derivano, utile anche per escludere patologie più gravi.
La Colite Spastica Nervosa e i collegamenti con la psicologia
Pur non essendo note le cause di questa malattia, c’è indubbiamente un legame stretto tra i periodi di manifestazione acuta della malattia e l’esposizione a stress emotivi.
Com’è noto, l’intestino e tutto l’apparato gastrointestinale sono una delle sedi predilette per somatizzare i disagi emotivi, ovvero rispondere attraverso la manifestazione di sintomi fisici, in virtù di una sofferenza psichica.
Ciò non significa che chi soffre di Colite Spastica abbia necessariamente un disturbo psichiatrico, né che chi presenta qualche disturbo psichico debba per forza soffrire d’intestino irritabile.
Per un meccanismo non ancora del tutto noto, lo stress, porta al rilascio fisiologico nell’organismo di varie sostanze e ormoni che provocano un’accelerazione del transito intestinale e un aumento della permeabilità e delle secrezioni dell’intestino, il che può spiegare per la maggior parte dei casi i sintomi.
Tuttavia, esiste una comprovata correlazione tra la Sindrome dell’Intestino Irritabile e disturbi ansioso-depressivi.
Per tale ragione, insieme all’approccio farmacologico e a un percorso volto a intervenire sugli stili di vita, dovrebbe essere considerata una valutazione della sfera psicologica.