Le notizie qui di seguito riportate sono abbastanza generali. Informazioni più dettagliate e specifiche per i singoli casi sono fornite dai medici specialisti che seguono il paziente.

Indicazioni e approfondimenti sono disponibili  consultando la registrazione del primo incontro avvenuto in giugno 2016 con tema la dietetica per i malati di Colite Ulcerosa e Morbo  di Crohn,  contenuto nella parte dedicata agli eventi.

 

Devo seguire una particolare dieta?

In generale no, nel senso che non ci sono cibi da evitare “a priori” solo per il fatto di soffrire di Mici IBD  (Malattie infiammatorie croniche intestinali) che sono Morbo di Crohn e Colite Ulcerosa. Molto dipende comunque dalla tolleranza soggettiva, dal buon senso e dallo stato di attività della malattia.

 

Non esiste alcuna prova del fatto che fattori dietetici possano causare queste patologie.

 

In ogni caso dopo la comparsa della malattia, controllare e correggere la dieta può permettere di limitare fastidiosi sintomi e favorire la remissione.

 

Nelle fasi di quiescenza lo scopo della dieta è di mantenere condizioni nutrizionali ottimali, nel rispetto della tolleranza individuale. Pertanto è indicata un’alimentazione varia ed equilibrata al fine di evitare carenze nutrizionali. Le diete restrittive non sono utili e rischiano di essere dannose in quanto possono determinare deficit di alcuni nutrienti. Una dieta approppriata dovrebbe essere bilanciata e dovrebbe contenere : frutta e verdura (se tollerati),  proteine: carne,pesce,pollame,latticini (se tollerati), carboidrati di cui gli alimenti tipici sono :pane,cereali e amidi, e i grassi:margarina,burro,olio .L'apporto calorico  dovrebbe essere almeno 30-35 calorie per kg di peso. L'ideale per una persona adulta di media corporatura è di circa 2400 cal/giorno al minimo.

 

Molti pazienti non necessitano di modifiche della dieta perchè tollerano ogni tipo di cibo. Alcuni, maggiormente sensibili,  utilizzano una dieta più leggera e con scarse fibre, cercando di evitare alimenti piccanti o  riconosciuti  irritanti da esperienza diretta. L'esperienza individuale è la migliore guida clinica per determinare il cibo tollerato da ciascun paziente.

 

Le fibre sono contenute normalmente nella frutta,verdura,noci,frutta secca,semi, crusca e cereali integrali. Nel caso fosse necessario limitare la frutta e la verdura,  senza avere scompensi vitaminici, vengono consigliati integratori polivitaminici. Si suggerisce anche di provare con frutta centrifugata  e verdura centrifugata per integrare la carenza vitaminica.

 

Per limitare la formazione di gas intestinale e possibili crampi sarebbe bene non esagerare mangiando troppo  pane, che, per esempio, viene digerito  più difficilmente del riso, così come conviene moderare il consumo di cereali, fagiolini verdi e frutti con la buccia.

 

Si è riscontrato che alcuni malati di Mici sono intolleranti al lattosio. Questi pazienti dovrebbero limitare il più possibile l'uso di latte e latticini . Chi non soffre di queste intolleranze ricava invece notevoli benefici dall'utilizzo del latte e derivati , perchè essi rappresentano una fonte importante di sostanze nutritive, (come sempre  si raccomanda l'uso del buon senso e uno scambio regolare di informazioni con il proprio medico curante o dietologo, il fai da te è assolutamente sconsigliato).

 

Bere molto durante la giornata è  importante  per reintegrare le perdite dovute ai disturbi collegati alla malattia (dissenteria) oltre a limitare il possibile sviluppo di calcoli renali.

 

Nelle fasi  acute, a seconda della severità della malattia, possono comparire malnutrizione calorico-proteica e deficit di micronutrienti. In queste fasi l’apporto di nutrienti e le eventuali carenze devono essere monitorate ed eventualmente corrette sotto stretto controllo medico. Devono quindi essere evitate restrizioni alimentari “selvagge”! È comunque consigliata, per periodi limitati ,un’alimentazione povera di frutta e verdura al fine di non peggiorare alcuni sintomi (non la malattia!).

 

Vi sono poi due altre situazioni particolari da tenere in considerazione: 

  • in caso di restringimenti (stenosi) intestinali si raccomanda di evitare alimenti contenenti fibre indigeribili (frutta, verdura e crusca), dato che potrebbero procurare un’occlusione intestinale;
  • i pazienti che hanno subito estese resezioni intestinali, anche nelle fasi di inattività della malattia, possono presentare deficit di assorbimento. Tali pazienti necessitano di monitoraggio e correzione delle eventuali carenze da parte del medico.